In casa 176 chili di esplosivo: condannato a 4 anni di carcere

Un 41enne di Scorrano è stato riconosciuto colpevole di detenzione di materiale pirotecnico in condizioni pericolose

Tar

Condanna a quattro anni di reclusione per Donato Mega, 41enne di Scorrano, trovato in possesso di 176 chili di materiale esplosivo. La sentenza è stata pronunciata dal collegio della prima sezione penale del Tribunale di Lecce, composto dalla presidente Annalisa De Benedictis e dai giudici Elena Coppola e Marco Marangio Mauro. Il verdetto arriva a seguito del dibattimento sulla vicenda risalente al luglio 2020, quando i carabinieri della stazione locale scoprirono l’ingente quantitativo di esplosivi all’interno dell’abitazione dell’uomo.

L’operazione portò al sequestro di 176 chili di esplosivo destinato a uso pirotecnico, di cui 18 chili non classificati, conservati in scatole di cartone in condizioni di sicurezza non adeguate. L’accusa ha contestato la pericolosità della situazione, che avrebbe potuto avere conseguenze gravi.

Dopo la lettura della sentenza, la difesa, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Presicce, ha dichiarato che attenderà il deposito delle motivazioni per valutare un eventuale ricorso in appello.

Mega non era nuovo alle vicende giudiziarie. Già nel 2019 il suo nome era emerso nell’inchiesta “Tornado”, nella quale fu accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo le indagini, avrebbe fornito materiale esplosivo al clan Amato. In quel procedimento fu condannato a 4 anni, 5 mesi e 10 giorni di carcere, pena divenuta definitiva dopo la pronuncia della Corte di Cassazione.

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