Un gesto apparentemente semplice, ma dal significato profondo: alcuni ragazzi, seduti ai tavoli di un bar, si sarebbero alzati per cedere il posto a individui legati alla criminalità organizzata locale. Un segno di ossequio che riflette una pericolosa cultura di rispetto e riverenza nei confronti di figure criminali. L’episodio, avvenuto in un comune del Sud Salento considerato ad alto rischio di infiltrazioni mafiose, è stato reso noto dal prefetto di Lecce, Natalino Manno, durante un incontro sulla legalità.

L’evento si è svolto al teatro Apollo di Lecce, alla presenza di Simona Dalla Chiesa e di 700 studenti delle scuole secondarie di secondo grado della provincia. Organizzato dal comando provinciale dei carabinieri in collaborazione con l’Ufficio scolastico territoriale, l’incontro era dedicato alla figura del generale Carlo Alberto dalla Chiesa, simbolo della lotta alla mafia.

“Si sono alzati per lasciare il posto a soggetti appartenenti a sodalizi criminali locali, considerandoli erroneamente degli eroi”, ha dichiarato il prefetto Manno. Un comportamento che, seppur inconsapevole, contribuisce a rafforzare una mentalità mafiosa e a perpetuare una cultura di sottomissione alla criminalità. La denuncia dell’episodio è stata accolta con preoccupazione, sottolineando la necessità di un’educazione alla legalità che coinvolga le nuove generazioni.

L’incontro ha rappresentato un’occasione di riflessione sul ruolo della scuola, delle istituzioni e della società civile nella lotta alla criminalità organizzata. La presenza di Simona Dalla Chiesa ha reso ancora più significativa la giornata, richiamando l’eredità lasciata dal padre nella lotta contro la mafia.