La vicenda giudiziaria che coinvolge l’ex sindaco di Carmiano, Giancarlo Mazzotta, e il figlio Hermes riguarda presunti abusi edilizi, violazione di sigilli, frode processuale e altre irregolarità legate allo stabilimento balneare “Cala Marin”, situato in località “Le due sorelle” a Torre dell’Orso. La pm Simona Rizzo ha formulato le richieste di condanna davanti alla giudice Anna Paola Capano: 4 anni e 6 mesi per Mazzotta senior e 3 anni per il figlio.
Secondo l’accusa, sostenuta in origine dall’allora pm Roberta Licci, dopo il sequestro del lido avvenuto nel marzo 2018, i due avrebbero violato i sigilli rimossi il 13 maggio 2019 per consentire la rimozione delle opere abusive e l’utilizzo illecito del servizio bar e del noleggio di ombrelloni. Successivamente, i sigilli erano stati ripristinati, ma nel corso di un sopralluogo Giancarlo Mazzotta avrebbe tentato di corrompere il comandante e il tenente della Polizia Provinciale di Lecce.
Dopo la requisitoria della pm, il processo è stato aggiornato al 21 maggio, data in cui discuteranno le difese rappresentate dagli avvocati Paolo Spalluto e Andrea Sambati per Mazzotta senior e Riccardo Giannuzzi per il figlio. Al termine delle discussioni, è attesa la sentenza.