Una storia nata tra le scrivanie di uno studio legale di Lecce ha avuto un epilogo violento, conclusosi con l’intervento delle forze dell’ordine e il ricovero di una donna in pronto soccorso. Il fatto si è verificato il 19 marzo scorso all’interno di un noto studio di avvocati civilisti del capoluogo salentino, dove una relazione clandestina tra colleghi ha portato a conseguenze drammatiche.
I protagonisti della vicenda sono due avvocati ben conosciuti nell’ambiente professionale leccese. Lui, sposato, lei, single: un sodalizio professionale trasformato con il tempo in un legame sentimentale nascosto, alimentato da anni di collaborazione e confidenza. La promessa, mai mantenuta, era quella di un futuro insieme. Tuttavia, quando la donna ha deciso di porre fine alla relazione, la situazione è precipitata.
La comunicazione della rottura ha scatenato l’ira dell’uomo, che, secondo quanto ricostruito, ha aggredito fisicamente la collega all’interno dello studio. Dopo l’attacco, la vittima è riuscita ad allontanarsi, dirigendosi in auto verso l’ospedale “Vito Fazzi”. Ma l’uomo, fuori controllo, l’ha seguita fin dentro il pronto soccorso, continuando a minacciarla e strappandole persino il cellulare: il dispositivo conteneva prove compromettenti, tra cui un video dell’aggressione e messaggi audio con minacce esplicite.
Solo l’intervento delle guardie giurate in servizio ha fermato l’escalation, prendendo in consegna l’aggressore e attivando le procedure di emergenza. La polizia, allertata dal personale ospedaliero, ha raccolto la testimonianza della vittima, procedendo a redigere un’annotazione di servizio poi inviata alla Procura della Repubblica.
La diagnosi del pronto soccorso ha rilevato un trauma alla spalla e al setto nasale, con una prognosi di sette giorni. La donna, dopo le cure del caso, è stata dimessa. Sull’episodio è ora in corso un’indagine formale da parte dell’autorità giudiziaria, che dovrà stabilire le responsabilità dell’avvocato coinvolto e valutare eventuali provvedimenti penali.