Ancora in carcere l’ex sindaco di Ruffano, attesa per la decisione del Riesame

Antonio Cavallo resta recluso a Borgo San Nicola in attesa dell’udienza del Tribunale del Riesame, nonostante l’ok ai domiciliari con braccialetto elettronico

Resta in carcere Antonio Cavallo, ex sindaco di Ruffano, coinvolto in un’indagine su presunti rapporti illeciti tra amministrazione pubblica e imprenditoria.

Nei giorni successivi agli arresti, il giudice per le indagini preliminari di Lecce, Stefano Sala, ha concesso a Cavallo i domiciliari con braccialetto elettronico, ritenendo che le dimissioni dall’incarico avessero attenuato, ma non del tutto eliminato, il pericolo di reiterazione del reato. Tuttavia, il trasferimento ai domiciliari non è stato possibile a causa della mancata disponibilità del dispositivo elettronico.

A complicare ulteriormente la situazione, c’è anche la particolare ubicazione dell’abitazione dell’ex sindaco: una dimora isolata, ritenuta di difficile sorveglianza da parte delle forze dell’ordine. La condizione posta dal gip, cioè la presenza obbligatoria del braccialetto, resta quindi vincolante per qualsiasi forma di custodia meno restrittiva.

Nel frattempo, i legali di Cavallo, Luigi Corvaglia e Giancarlo Sparascio, hanno presentato ricorso al Tribunale del Riesame, con l’obiettivo di ottenere la revoca della misura cautelare. A sostegno della richiesta, è stata depositata una memoria difensiva di 45 pagine, nella quale si contesta l’esistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico del loro assistito.

L’udienza si terrà domani, davanti ai giudici della Libertà, che valuteranno non solo la posizione dell’ex sindaco di Ruffano, ma anche quelle di altri indagati coinvolti nello stesso procedimento. Le istanze di scarcerazione saranno esaminate anche nella giornata di venerdì 28 marzo, rendendo le prossime ore decisive per l’evoluzione del caso giudiziario.

L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Lecce, punta a far luce su presunti scambi di favori, appalti pilotati e pressioni indebite tra soggetti pubblici e imprenditori privati. Le indagini proseguono con ulteriori approfondimenti, mentre le difese puntano a smontare l’impianto accusatorio per ottenere l’alleggerimento delle misure restrittive.

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