La morte di Roberta Bertacchi, originaria di Ruffano, continua a rimanere avvolta nel mistero. A oltre un anno dal tragico ritrovamento del suo corpo, avvenuto il 6 gennaio 2024 sul balcone della sua abitazione a Casarano, la Procura ha deciso di prorogare di sei mesi le indagini preliminari. A richiederlo è stata la pm Rosaria Petrolo, che ha evidenziato la necessità di ulteriori approfondimenti per chiarire le dinamiche che hanno portato al decesso della giovane.
Sotto la lente degli inquirenti è finito il fidanzato della vittima, Davide Falcone, di Casarano, attualmente detenuto per una diversa operazione antimafia denominata “Fortezza”, scattata un anno fa. A suo carico, in merito al caso Bertacchi, sono stati formulati i reati di istigazione al suicidio e maltrattamenti in famiglia, accuse che lo vedono difeso dall’avvocato Giorgio Caroli.
Decisivo per lo sviluppo dell’inchiesta è stato il recupero dei dati contenuti nei telefoni cellulari della coppia, affidato all’ingegnera informatica Luigina Quarta su incarico della famiglia Bertacchi. Dall’analisi emergerebbe un rapporto di coppia sempre più conflittuale, degenerato in una spirale di litigi, discussioni e presunti episodi di violenza verbale e psicologica. La tensione, secondo quanto emerso, sarebbe aumentata significativamente negli ultimi giorni del 2023.
Nonostante l’autopsia abbia indicato il suicidio come causa del decesso, la famiglia Bertacchi non ha mai creduto a questa ipotesi. Gli avvocati Luciano De Francesco e Silvia Romano, che assistono i parenti della giovane, hanno più volte chiesto nuove verifiche, convinti che Roberta non si sia tolta la vita volontariamente.
Nuove rivelazioni sull’inchiesta della morte di Roberta Bertacchi
Nessuna svolta nelle indagini sulla morte di Roberta Bertacchi