Dopo oltre quattro mesi di irreperibilità, Antonio Alvaro Montinari, è stato arrestato nei pressi di piazza Sant’Oronzo. L’uomo, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare, era sfuggito a un primo blitz avvenuto lo scorso 20 novembre.
Gli agenti della squadra mobile di Lecce lo hanno individuato e fermato ponendo così fine alla sua latitanza. Dopo le formalità di rito, Montinari è stato condotto presso la casa circondariale di Borgo San Nicola, dove attende l’interrogatorio di garanzia previsto nelle prossime ore davanti al gip Marcello Rizzo, titolare del provvedimento.
L’uomo figura tra i 35 indagati nell’inchiesta sul presunto sodalizio criminale denominato clan Penza-Pepe-Gagliardi, attivo nel traffico e nello spaccio di sostanze stupefacenti in provincia di Lecce e Brindisi. In particolare, secondo gli inquirenti, Montinari avrebbe avuto un ruolo di primo piano nella gestione delle attività illecite nella zona di Lendinuso e Torchiarolo.
Dalle indagini emerge che a Montinari veniva riconosciuto un “punto” fisso sulla vendita di marijuana e cocaina.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo era riuscito a eludere la cattura per mesi, nonostante fosse uno dei nomi principali indicati nell’ordinanza del gip, che ipotizza a suo carico anche il reato di associazione mafiosa.
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