Due giovani dell’hinterland leccese sono stati arrestati in flagranza di reato per tentato furto aggravato all’interno del villaggio turistico Jonio Club, nella marina di Mancaversa, Taviano. Si tratta di Ottavio Saponaro, 24 anni, residente a San Cesario di Lecce, e Pavel Carlino, 26 anni, originario di San Donato di Lecce. Entrambi erano già noti alle forze dell’ordine.
Bloccati con gli infissi in auto
L’intervento dei carabinieri della compagnia di Casarano è scattato nel fine settimana, dopo una segnalazione al numero di emergenza 112 da parte di alcuni passanti. Questi ultimi avevano notato i due uomini mentre caricavano diversi infissi in alluminio – tra cui tre finestre a doppio battente e quattro porte finestre – all’interno di una Peugeot 208 presa a noleggio.
All’arrivo delle forze dell’ordine, i due ladri erano ancora sul posto con la refurtiva, risultata rubata da uno degli appartamenti del complesso turistico. L’intero materiale è stato recuperato e restituito al legittimo proprietario. Su disposizione del pubblico ministero, Saponaro è stato posto agli arresti domiciliari, mentre Carlino è stato trasferito in carcere.
Raffica di controlli nel weekend
Parallelamente, sono stati intensificati i controlli da parte dei carabinieri delle compagnie di Lecce e Casarano su strada e all’interno di diverse attività commerciali. Oltre 130 persone e circa 80 veicoli sono stati fermati per verifiche. Durante i controlli, due automobilisti sono risultati positivi all’alcol test, con conseguente ritiro delle patenti di guida.
Sostanze stupefacenti e sanzioni ai locali
Nel corso delle attività, cinque giovani sono stati segnalati alla Prefettura per il possesso di modiche quantità di marijuana, hashish e cocaina, ritenute per uso personale. I controlli si sono estesi anche alla sicurezza nei luoghi di lavoro: nove esercizi commerciali sono stati ispezionati e tre di questi sono risultati non conformi alla normativa vigente.
Ai titolari delle attività irregolari sono state comminate sanzioni amministrative per diverse migliaia di euro e gli esiti delle ispezioni sono stati trasmessi all’autorità amministrativa competente.