Sindaca di Specchia a processo per diffamazione aggravata su Luigi Cadorna

Confermato il rinvio a giudizio per Anna Laura Remigi: a processo il 13 giugno per frasi considerate lesive della memoria del generale

Il tribunale di Lecce ha disposto il rinvio a giudizio della sindaca di Specchia, Anna Laura Remigi, con l’accusa di diffamazione aggravata nei confronti della figura storica di Luigi Cadorna, già maresciallo d’Italia e comandante dell’Esercito Regio durante la Prima guerra mondiale. L’udienza dibattimentale è stata fissata al 13 giugno 2025, dinanzi al giudice Andrea Giannone.

La decisione giunge a seguito dell’udienza predibattimentale del 21 marzo, nella quale la difesa aveva chiesto il proscioglimento. Il giudice per l’udienza preliminare, Elena Coppola, ha invece confermato la prosecuzione del processo. A costituirsi parte civile sarà il colonnello in congedo Carlo Cadorna, nipote del generale, assistito dal legale Andrea Tirondola, autore della denuncia-querela che ha originato il procedimento.

L’origine del procedimento risale alla scelta, da parte dell’amministrazione Remigi, di modificare la toponomastica cittadina: la via intitolata a Luigi Cadorna è stata rinominata “via Gino Strada”. Tuttavia, a suscitare la querela non è stata tanto la modifica della targa, quanto le dichiarazioni pubbliche rilasciate dalla prima cittadina in occasione del cambio, ritenute dal querelante gravemente diffamatorie.

Nel suo post, la sindaca ha descritto Cadorna come un “macellaio”, “sanguinario”, “pazzo furioso”, “ominicchio di guerra”, paragonandolo a figure come “Jack lo Squartatore” e il “mostro di Firenze”. Secondo il gip Silvia Saracino, queste espressioni esulano dal legittimo diritto di critica e risultano offensive della memoria storica, configurando una responsabilità penale.

Durante l’udienza preliminare del 2 febbraio scorso, il pubblico ministero Erika Masetti aveva inizialmente richiesto l’archiviazione del caso. Tuttavia, il giudice Saracino ha emanato un’ordinanza di imputazione coatta, obbligando il pm a formalizzare le accuse. Solo alcune espressioni meno gravi sono state escluse dal procedimento, per le quali è stata disposta l’archiviazione.

Anna Laura Remigi ha già reso dichiarazioni spontanee, ribadendo le sue motivazioni. Ha difeso la decisione come un atto di memoria storica e pacifismo, in linea con i valori incarnati da Gino Strada, fondatore di Emergency. Nel post incriminato, la sindaca ha affermato: “Salviamo i posteri dalle falsità storiche”, sostenendo che le decisioni militari di Cadorna durante il conflitto mondiale portarono alla morte di decine di migliaia di soldati, colpevoli solo di obbedire a ordini disumani.

Il processo si preannuncia delicato, toccando temi come il diritto alla critica storica, la libertà di espressione delle istituzioni locali e la tutela della memoria di figure storiche. L’esito del dibattimento potrà rappresentare un precedente per casi simili in ambito istituzionale e culturale.

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