Una brutale aggressione ai danni di un ragazzo disabile ha scosso la comunità di Galatina, nel cuore del Salento. La vittima, un sedicenne con disabilità al 100%, è stata colpita con calci, pugni e cinture da una baby gang composta da sei minorenni, tutti tra i 15 e i 17 anni, nei pressi della stazione ferroviaria della città. Il gruppo ha anche ripreso l’aggressione con un cellulare, diffondendo poi il video sui social prima di rimuoverlo. Ma il contenuto, ormai condiviso, ha rapidamente fatto il giro della rete.
Un’aggressione documentata e condivisa
Gli inquirenti hanno già acquisito le immagini del pestaggio e identificato alcuni dei responsabili che si vedono colpire la vittima, immobilizzata e incapace di difendersi. Il ragazzo ha riportato lesioni guaribili in 25 giorni, tra cui una frattura costale, come riportato nel referto medico.
Denuncia e indagini
Le indagini sono state avviate in seguito alla denuncia presentata dalla madre della vittima presso il Commissariato di Polizia locale. Gli agenti, visionando i contenuti diffusi online e le riprese delle telecamere presenti in zona, hanno potuto risalire con certezza ai volti di alcuni dei partecipanti all’aggressione. Si tratta di un atto di violenza gratuita e priva di alcuna motivazione apparente, che ha suscitato sdegno e indignazione in tutta la cittadinanza.
Reazioni e riflessioni
Il caso solleva nuove preoccupazioni sul fenomeno crescente della violenza minorile e dell’esibizionismo attraverso i social media, in cui il bisogno di notorietà si unisce a gesti gravissimi che mettono a rischio la sicurezza di persone fragili. Il fatto che la vittima fosse affetta da disabilità rende l’episodio ancora più grave, rientrando in una tipologia di reato con aggravanti specifiche, come previsto dal nostro ordinamento.
La comunità chiede giustizia
Numerose sono le manifestazioni di solidarietà arrivate alla famiglia del giovane. I cittadini chiedono interventi tempestivi e misure efficaci di prevenzione per arginare episodi del genere e favorire la cultura del rispetto e dell’inclusione, in particolare tra i più giovani. Le autorità scolastiche e istituzionali sono state sollecitate a intervenire con progetti educativi mirati.