È stato rinvenuto nel tardo pomeriggio del 19 aprile il corpo senza vita di Antonio Salvatore Preite, il 65enne scomparso da Taurisano lo scorso 17 marzo. Il cadavere, ormai in stato avanzato di decomposizione, è stato individuato da una coppia di coniugi che si era recata in un terreno agricolo di proprietà per ispezionare il raccolto.
La scoperta è avvenuta lungo un dirupo che costeggia la strada comunale Silve 5, a ridosso della vicinale di contrada Carcarone, nei pressi della provinciale per Acquarica del Capo. Si tratta di una zona impervia, già perlustrata nei primi giorni della scomparsa nell’ambito delle ricerche coordinate dalla prefettura, che hanno coinvolto vigili del fuoco, protezione civile e forze dell’ordine.
Non si esclude l’ipotesi che Preite possa aver raggiunto quel luogo soltanto in un secondo momento, smarrito e in stato confusionale, allontanandosi progressivamente dal centro abitato. Il corpo è stato trovato in prossimità del terreno privato, a conferma che potrebbe essersi trattato di un allontanamento volontario e disorientato.
All’arrivo dei carabinieri della stazione di Taurisano e degli agenti del commissariato locale, l’identificazione è stata immediata: gli abiti, un berretto nero e l’orologio corrispondevano perfettamente alla descrizione fornita dai familiari al momento della denuncia di scomparsa.
Sul posto sono intervenuti anche i sanitari con un’auto medica, ma per l’uomo non c’era ormai più nulla da fare. Il magistrato di turno ha disposto gli accertamenti medico-legali per stabilire con precisione le cause e il momento del decesso. Solo in seguito la salma potrà essere restituita ai parenti.
La comunità di Taurisano, che in queste settimane aveva seguito con apprensione le ricerche, è ora colpita da un dolore profondo, aggravato dall’attesa e dalla speranza che avevano accompagnato il caso.