Condotte persecutorie e aggressioni fisiche reiterate: è questo il contesto in cui si è consumata una lunga spirale di violenza ai danni di una donna salentina, perseguitata per mesi dall’ex compagno. Il protagonista della vicenda è un 34enne, il quale ha patteggiato una pena di 3 anni di reclusione per stalking e lesioni personali aggravate.
La vicenda inizia con la fine della relazione sentimentale, iniziata nel 2017 e terminata successivamente in un clima di forte tensione. L’uomo, secondo le accuse, avrebbe cominciato a molestare e controllare ossessivamente l’ex compagna, appostandosi sotto casa, tempestando la donna di telefonate, e pretendendo di essere costantemente informato sui suoi spostamenti, sulle frequentazioni e sugli orari di lavoro. Non mancavano i messaggi minatori, alcuni dei quali con frasi allarmanti.
La sorveglianza si estendeva anche al luogo di lavoro della donna, dove l’uomo si presentava frequentemente per controllarla e intimidire un collega con cui la vittima aveva iniziato una nuova relazione.
Il clima di terrore costante ha profondamente segnato la vittima, che ha modificato radicalmente le proprie abitudini di vita. Dimagrita, in costante stato di ansia e preoccupata per la sicurezza dei figli e dei colleghi, è stata costretta a dormire dai genitori. L’uomo è tuttora detenuto ed è stato raggiunto da un decreto di giudizio immediato firmato dalla giudice.