Una proposta normativa per frenare l’installazione incontrollata di impianti fotovoltaici sui terreni agricoli produttivi è stata formalmente consegnata da CIA Agricoltori Italiani di Puglia al presidente della Regione, Michele Emiliano. L’iniziativa nasce dalla necessità di tutelare il patrimonio agricolo regionale, minacciato da un’espansione che rischia di compromettere irreversibilmente la vocazione agroalimentare del territorio.
Il documento, redatto da Massimo Fragassi dell’Ufficio Legislativo CIA Puglia, si fonda su tre principi centrali: primo, riconoscere il suolo agricolo produttivo come un bene comune da preservare e destinare alle coltivazioni; secondo, consentire nuovi impianti solo in zone industriali, cave dismesse e strutture pubbliche; terzo, limitare l’utilizzo dei suoli agricoli ai soli terreni incolti da almeno cinque anni.
Durante un incontro tenutosi presso la sede di Finoliva Global Service S.p.A. a Bitonto, l’organizzazione ha ribadito la necessità di riformare l’attuale sistema autorizzativo. Secondo Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia, le amministrazioni locali devono avere voce in capitolo nella concessione delle autorizzazioni, in modo da valutare attentamente l’idoneità dei progetti rispetto alle caratteristiche del territorio.
Sicolo ha denunciato casi emblematici, come l’estirpazione di oliveti a Bitonto per far posto ai pannelli: «Se continuiamo così, tanto vale cambiare il logo della Regione: via l’olivo, dentro una distesa di pannelli neri». Il presidente ha sottolineato l’urgenza di una riforma che riconosca il valore ambientale e produttivo della terra pugliese, opponendosi a speculazioni che spesso provengono da interessi esterni alla regione.
L’incontro ha rappresentato anche l’occasione per affrontare altri nodi critici dell’agricoltura pugliese. La diffusione della Xylella, che ormai interessa anche la provincia della BAT, è stata al centro dell’attenzione insieme al crollo del prezzo del grano duro. Sicolo ha denunciato le dinamiche speculative che obbligano molti cerealicoltori a produrre in perdita, compromettendo l’intero comparto.
Non meno gravi, ha aggiunto, sono le difficoltà legate al sistema irriguo, all’aumento dei costi di produzione e alla mancanza di una Politica Agricola Comune europea che realmente valorizzi il ruolo degli agricoltori, riconoscendo loro una funzione essenziale nella tutela del territorio e nello sviluppo delle aree interne.
Da parte sua, il governatore Michele Emiliano ha accolto la proposta con disponibilità, dichiarando la necessità di approvare rapidamente il decreto sulle aree idonee. Ha assicurato l’impegno della Regione a valutare tutte le possibili soluzioni, anche in sinergia con il governo nazionale e l’Unione Europea, per proteggere il paesaggio agricolo pugliese dall’eccessiva pressione degli impianti fotovoltaici.