Per la sentenza, relativa alla serra di marijuana scoperta a Copertino, l’esito è stato: una condanna e un’assoluzione. L’indagine era iniziata nel settembre del 2021, quando gli agenti di polizia avevano scoperto, all’interno di una serra, 497 piante di cannabis, per un peso complessivo che superava i quattro chili e mezzo.
Il primo ha ricevuto una condanna a tre anni di reclusione con rito abbreviato, poi modificata in secondo grado con un patteggiamento a due anni e due mesi. A suo carico sono emersi elementi determinanti, tra cui la circostanza che solo lui fosse a conoscenza della posizione del mazzo di chiavi utilizzato per aprire il lucchetto della serra. Inoltre, in un altro locale di sua esclusiva disponibilità, gli investigatori avevano scoperto 376 piantine già estirpate, conservate all’interno di sei sacchi di plastica in una cella frigorifera dismessa, con un peso totale di 2,8 chilogrammi.
Diversa la posizion dell’altro, per il quale è stata pronunciata l’assoluzione, poiché il fatto non costituisce reato. Il giovane rispondeva di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, accusa caduta in seguito agli accertamenti. Al termine delle perquisizioni personale e domiciliare, infatti, la quantità rinvenuta era risultata modica, insufficiente per dimostrare finalità di spaccio.
La sentenza contribuisce a fare chiarezza su una delle più ingenti operazioni antidroga nel Salento degli ultimi anni, con un esito giudiziario che distingue con precisione le posizioni degli imputati.