Il piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) entra in una fase cruciale a Lecce. Dopo la presa d’atto della giunta guidata da Adriana Poli Bortone, le prossime settimane saranno decisive per definire le sorti dei parcheggi a pagamento, tema che ha già acceso proteste tra cittadini e commercianti.
Secondo le prime indiscrezioni, alcune delle modifiche più controverse sarebbero state già riviste. In particolare, è stata eliminata l’ipotesi di estendere i parcheggi a pagamento alle periferie più popolari e meno centrali. Tuttavia, permane l’ipotesi di allargamento verso l’area dei Salesiani, uno dei nodi caldi della mobilità urbana.
Grattini più leggeri: annullato l’aumento in zona Mazzini
Un’altra novità significativa riguarda la tariffazione: non ci sarà l’annunciato aumento a 1,80 euro l’ora per i grattini in zona Mazzini, una delle più centrali e trafficate. La riduzione del rincaro segna una vittoria parziale per chi ha espresso perplessità sugli impatti economici del Pums.
L’opposizione cresce: raccolte firme e presidi cittadini
Nonostante queste modifiche, la mobilitazione dei cittadini non si ferma. Il comitato “Stop alle strisce blu!” ha già raccolto oltre mille firme per chiedere una revisione completa del piano nella parte relativa all’aumento dei parcheggi a pagamento. Le aree più contestate sono quelle oltre la circonvallazione: quartiere Rudiae, San Pio, via Taranto, zona stazione, Leuca e piazza Partigiani. Qui è previsto l’inserimento di circa 4000 nuovi stalli, un’espansione che preoccupa residenti e attività commerciali.
A questi si aggiungono i nuovi rincari: in alcune aree si passerà da 60 a 80 centesimi all’ora, un incremento che secondo i promotori della petizione «è insostenibile» in un contesto di crisi economica diffusa.
Petizioni nei negozi e banchetti in città
Le firme si raccolgono sia online sia fisicamente, grazie anche alla disponibilità di alcuni negozi. Ogni mercoledì e sabato, dalle 18 alle 19.30, è attivo un banchetto presso il giardinetto del bar Astoria, in zona porta San Biagio, uno dei luoghi simbolici della protesta.
Giovanni Manzo, portavoce del comitato, ha sottolineato come l’iniziativa stia raccogliendo grande consenso: «Il nostro auspicio è che l’amministrazione faccia un passo indietro».
Assemblea pubblica e apertura della giunta al dialogo
Accanto al comitato, anche il presidente dell’associazione Mind, Alberto Siculella, ha promosso una campagna di raccolta firme che ha superato le 3000 adesioni. Dopo un incontro a Palazzo Carafa, Siculella ha annunciato un’assemblea pubblica per il 31 maggio, momento in cui verranno presentate proposte alternative al piano attuale.
Dalla maggioranza, nel frattempo, arrivano segnali di apertura. Alcuni esponenti assicurano che si ascolteranno tutte le voci, con l’obiettivo di trovare un equilibrio tra sostenibilità e necessità economiche di cittadini e imprese.