Tavolo regionale per i Minori, Puglia in campo contro il disagio giovanile

Violenza, povertà educativa e fragilità sociali al centro dell’incontro straordinario con Prefetture, Tribunali e Regione

abusi

Un confronto ad ampio raggio per affrontare il disagio giovanile: è quanto emerso dalla seduta straordinaria del Tavolo regionale dei Minori, convocata su iniziativa dell’assessora alla Cultura e Legalità, Viviana Matrangola, e del consigliere delegato al Welfare, Ruggiero Mennea. L’incontro ha coinvolto i rappresentanti delle Prefetture pugliesi, dei Tribunali per i Minorenni di Bari, Taranto e Lecce, e del Centro di Giustizia Minorile.

L’obiettivo principale è stato quello di coordinare gli interventi per prevenire e contrastare le cause strutturali del disagio giovanile, spesso riconducibile a diseguaglianze socio-economiche e povertà culturali, che mettono a rischio il tessuto educativo e relazionale delle comunità.

Viviana Matrangola ha sottolineato come l’aumento di episodi di violenza tra giovani nei territori pugliesi abbia reso necessario riattivare un dialogo tra le istituzioni coinvolte nella tutela dei minori. A tal fine, ha ricordato il ruolo della Strategia regionale del Welfare Culturale e delle azioni di antimafia sociale, strumenti pensati per agire sulle cause profonde del disagio e promuovere l’integrazione sociale e culturale.

Sul piano operativo, il consigliere Ruggiero Mennea ha elencato le misure già attivate dalla Regione Puglia. Tra queste, spicca il protocollo d’intesa con il Centro di Giustizia Minorile, che prevede il re-inserimento socio-lavorativo di minori e giovani adulti tramite il Reddito di Dignità (ReD). Tale iniziativa consente di accompagnare i giovani in percorsi di emancipazione e reinserimento, contribuendo al superamento della marginalità.

Un ulteriore strumento è la “Dote educativa e di comunità”, un contributo economico integrato per sostenere le famiglie beneficiarie del ReD, rafforzando il contesto educativo e riducendo il rischio di esclusione. Al centro dell’azione regionale anche i Centri Servizi per le Famiglie, presìdi territoriali che agiscono come antenne sociali, favorendo l’emersione dei bisogni e promuovendo interventi mirati e innovativi.

Per Ludovico Abbaticchio, garante regionale dei Diritti del Minore, il tavolo rappresenta una risorsa fondamentale per coordinare le azioni tra enti e istituzioni, evitando sovrapposizioni e inefficienze. Solo attraverso un sistema integrato di interventi sarà possibile affrontare con efficacia le sfide educative e sociali che coinvolgono l’infanzia e l’adolescenza.

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