Il presidente Michele Emiliano ha promulgato una nuova legge che disciplina l’utilizzo delle acque superficiali e sotterranee, oltre ad emendare alcune altre leggi regionali. Il testo della legge promulgata è stato inviato al Bollettino Regionale per la pubblicazione.
La LR 7/2025, “Disciplina regionale dell’utilizzo delle acque superficiali e sotterranee e disposizioni diverse”, consta di 50 articoli raggruppati in due Titoli.
Il Titolo I dall’art. 1 all’art. 38 (più n. 4 allegati) regolamenta attraverso procedure chiare e univoche applicate all’intero territorio regionale la ricerca, l’estrazione e l’utilizzazione delle acque sotterranee e la derivazione e l’utilizzazione delle acque superficiali, con l’esclusione di quelle disciplinate da leggi speciali. In questo modo si risponde all’esigenza di aggiornamento e riordino della disciplina regionale in materia di utilizzo delle acque superficiali e sotterranee, formalmente ratificata nelle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Tutela delle Acque Regionale Aggiornamento 2015-2021 (NTA del PTA). Questa nuova legge infatti abroga la legge regionale 5 maggio 1999, n. 18, “Disposizioni in materia di ricerca ed utilizzazione di acque sotterranee”, e ne modifica altre, come indicato negli articoli 36 e 37.
Con il Titolo II dall’art. 39 al 50 si individuano “Disposizioni diverse”, che per lo più modificano precedenti leggi regionali su diverse materie. Tra gli altri, l’art. 46 consente la commercializzazione di cinghiali abbattuti nell’ambito della regolare attività venatoria o nel corso di attività di controllo in attuazione dei piani di contenimento della specie, modificando l’art. 15 della legge regionale n. 28 del 29 giugno 2018. Inoltre, l’art. 41 attribuisce ad Acquedotto pugliese s.p.a. la gestione degli acquedotti rurali, al fine di ottimizzare la distribuzione idrica e ottimizzare i costi di gestione dell’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali (ARIF).