Una drammatica fatalità ha scosso questa mattina la città di Lecce, dove un operaio di soli 26 anni è morto sul colpo dopo essere precipitato dal quinto piano di un edificio situato al civico 160 di viale Leopardi. Il giovane era impegnato in interventi di edilizia acrobatica, una tipologia di lavoro in quota che comporta elevati rischi, quando si è verificato il tragico incidente.

Secondo una prima ricostruzione effettuata dalle forze dell’ordine, la vittima stava pulendo i vetri della facciata dell’immobile quando, per ragioni ancora da accertare, la corda di sicurezza a cui era assicurato si sarebbe spezzata. La caduta da un’altezza superiore ai sette metri non ha lasciato scampo al lavoratore, che è deceduto immediatamente a causa delle gravi lesioni riportate nell’impatto con il suolo.

Ogni tentativo di soccorso è stato vano. L’area è stata prontamente isolata per consentire i rilievi da parte delle autorità competenti. Gli agenti della Questura di Lecce e il personale dello Spesal (Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) hanno avviato un’indagine per chiarire la dinamica dell’accaduto.

L’obiettivo dell’inchiesta è accertare se siano state rispettate tutte le norme di sicurezza previste per questo tipo di mansioni, che richiedono l’uso di dispositivi certificati e controlli rigorosi. Gli investigatori stanno analizzando le condizioni del cantiere, le attrezzature utilizzate e le procedure operative adottate dall’azienda coinvolta.

La salma si trova ora presso l’istituto di medicina legale per gli accertamenti del caso. Gli inquirenti attendono anche la documentazione relativa ai contratti di lavoro e alle certificazioni dell’azienda per completare il quadro investigativo.