Una ragazza di 15 anni è deceduta improvvisamente presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce, dove era stata ricoverata il 17 giugno a causa di una febbre improvvisa e particolarmente alta. Il decesso è avvenuto due giorni dopo il ricovero, nel reparto di rianimazione. La vicenda ha generato profonda commozione e molte domande, ancora senza risposta.
Secondo quanto riportato dal legale della famiglia, l’avvocato Andrea Capone, la giovane non presentava alcuna patologia pregressa. La mattina di martedì, però, la situazione sarebbe precipitata: la ragazza avrebbe accusato un malessere improvviso, seguito da un brusco aumento della temperatura corporea. In seguito alla chiamata d’emergenza da parte della madre, un’ambulanza è giunta rapidamente sul posto e il personale sanitario ha deciso di procedere con il trasporto urgente in ospedale.
Una volta arrivata al Vito Fazzi, le sue condizioni si sarebbero aggravate rapidamente fino a portarla in stato comatoso. Nonostante gli sforzi del personale medico, la giovane è deceduta il 19 giugno.
Attualmente non sono stati resi noti i risultati di eventuali esami diagnostici e non è chiaro se verrà disposta un’autopsia. La madre della ragazza, secondo quanto riferito dall’avvocato Capone, non ha ancora presentato denuncia formale. Non ci sono al momento elementi che facciano pensare a una responsabilità medica o a errori nell’intervento d’emergenza, ma la Procura di Lecce potrebbe decidere di aprire un fascicolo per chiarire le circostanze del decesso.
L’assenza di atti giudiziari ufficiali non impedisce, comunque, l’avvio di accertamenti preliminari, soprattutto per comprendere le cause esatte della febbre improvvisa e letale. La comunità locale è sotto shock e in attesa di risposte: il caso ha suscitato una vasta eco anche sui social e negli ambienti scolastici frequentati dalla giovane.
Nel frattempo, l’ospedale Vito Fazzi non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, né sono stati diffusi bollettini medici dettagliati. Restano quindi aperti numerosi interrogativi sulla rapidità del peggioramento clinico, sul tipo di infezione (se presente) e sulla risposta terapeutica attuata in rianimazione.