Profonda commozione, ma ancora incredulità, a Racale, nel giorno dei funerali di Teresa Sommario, la 52enne uccisa a colpi d’ascia dal figlio maggiorenne, reo confesso, Filippo Manni, di 21 anni, che ora si trova in carcere.
L’intera comunità, ancora sotto shock per l’accaduto, si è ritrovata nella chiesa di San Giorgio Martire. Nessuna fiaccolata, rispettando la volontà della famiglia, che in un momento così difficile ha chiesto di rispettarne per quanto possibile l’intimità.
L’autopsia eseguita dal medico legale Alberto Tortorella sul corpo della donna ha confermato che il figlio l’ha colpita con violenza con almeno cinque fendenti. Fatali i due alla nuca e al collo. Le altre ferite sulle braccia testimoniano che la donna, in precedenza, abbia tentato di difendersi dalla furia del figlio, che l’ha aggredita mentre si trovava seduta davanti al computer.
Esiti compatibili con il racconto fatto dallo studente universitario, in lacrime, davanti al gip. Assistito dall’avvocato Filippo Manni, il ragazzo ha raccontato di aver afferrato l’ascia da boyscout del fratello per rabbia dopo un rimprovero e di aver colpito una prima volta di sorpresa la madre. La donna si è alzata ed è caduta a terra. A quel punto il figlio si è scagliato ancora contro la madre, distruggendo poi il computer con il quale la donna stava lavorando al momento dell’aggressione.