Crisi incendi in Puglia: allarme acqua e pochi mezzi per spegnere i roghi

Siccità, incendi e mancanza di risorse: il Salento affronta un'estate ad alto rischio

La Puglia si trova nel mezzo di una doppia emergenza, aggravata dal caldo torrido e dalla scarsità d’acqua: da un lato, l’aumento degli incendi, sempre più devastanti, e dall’altro, la progressiva diminuzione delle risorse idriche necessarie per contenerli. Il bilancio delle ultime due settimane è drammatico: centinaia di ettari in fumo, turisti allontanati e territori compromessi, mentre la macchina dell’emergenza sembra arrancare.

Si è tenuta una riunione straordinaria nella prefettura di Lecce, per affrontare il problema. Presenti, oltre al prefetto, i vertici di Arma dei Carabinieri, Guardia Costiera, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Esercito, Arif, forze di polizia e rappresentanti degli enti locali. L’obiettivo: definire azioni immediate per prevenire e contenere gli incendi, che già in giugno hanno raggiunto proporzioni fuori controllo.

Tra le criticità più gravi emerse, vi è l’impossibilità di attivare la Protezione Civile per incendi non classificati come boschivi, ovvero la quasi totalità di quelli che colpiscono le campagne e le aree urbane. In questi casi, i volontari non possono intervenire, anche se in grado di farlo. A complicare la gestione, ci sono poi 50 squadre della Protezione Civile disposte solo al pattugliamento e non operative nello spegnimento.

In questo contesto, il Comune di Ugento ha proposto un progetto pilota in collaborazione con Coldiretti e altre organizzazioni agricole, per coinvolgere gli agricoltori nella sorveglianza dei terreni incolti. L’idea è quella di costituire squadre locali che intervengano in via preventiva, anche attraverso la creazione di fasce di protezione contro la propagazione delle fiamme. Le associazioni di categoria hanno espresso la propria disponibilità a collaborare e sostenere l’iniziativa. Altra proposta è stata di emanare un’ordinanza regionale che imponga almeno un’aratura annuale pre-estiva, come misura di sicurezza.

Infine, è stata ribadita la necessità di rafforzare il ruolo della sala operativa di Campi Salentina, per evitare rallentamenti e coordinare meglio gli interventi in tempo reale. In una regione dove l’acqua scarseggia e le temperature aumentano, ogni secondo guadagnato può fare la differenza tra un incendio contenuto e una catastrofe ambientale.

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