A Minervino di Lecce è ormai tutto pronto per la costruzione del nuovo asilo nido da 20 posti, ma il progetto continua a sollevare forti polemiche. La discussione si è riaccesa questa mattina in Consiglio Comunale, dove è stata approvata una variante urbanistica per spostare l’edificio in una zona adiacente, evitando così di costruire sull’area che ospita un boschetto di oltre 25 anni. Nonostante la modifica del piano, le critiche non si sono placate, con l’opposizione e diversi ambientalisti che continuano a contestare la realizzazione dell’opera.
L’ex sindaco Ettore Caroppo ha duramente polemizzato: “Un asilo per 10 bambini? A costo di distruggere un bosco!” Il gruppo di opposizione Cuore di Minerva ha definito il progetto come “inutile”, accusando l’amministrazione di “spreco di fondi pubblici” e addirittura di mettere in atto una “possibile truffa a Stato ed Europa”.
In risposta alle accuse, il sindaco Antonio Marte ha spiegato che la creazione del secondo asilo è necessaria per soddisfare le crescenti necessità della popolazione, sottolineando che il nuovo edificio porterà a un totale di 50 posti, integrandosi con l’asilo già esistente. “Secondo il programma della vecchia amministrazione, dovrebbero essere 80 i posti. Negli ultimi tre anni sono nati 57 bambini. La polemica politica montata ad arte non ha fondamento”, ha affermato il sindaco.
Italia Nostra, però, ha sollevato preoccupazioni riguardo all’impatto ambientale, definendo l’opera come uno sperpero di denaro pubblico e un danno patrimoniale, oltre al danno ambientale derivante dalla distruzione della vegetazione esistente. Tuttavia, il sindaco ha rassicurato gli ambientalisti: “Nessun danno all’ambiente: l’intervento di oggi in Consiglio lo conferma”, ribadendo che il nuovo asilo verrà costruito in una zona meno vegetata, dove negli anni si è formata vegetazione spontanea a causa dello stato di abbandono dell’area.
Il progetto continua a dividere la comunità, tra la necessità di nuovi spazi per la crescita dei bambini e la salvaguardia dell’ambiente. La discussione sul futuro dell’area di La Piccirella sembra destinata a proseguire.