Braccialetto elettronico per un 36enne di Lizzanello accusato di minacce alla madre

Il provvedimento è stato emesso a seguito delle accuse di tentata estorsione aggravata e minacce gravi

carabinieri

Un uomo di 36 anni, residente a Lizzanello, è stato sottoposto a divieto di avvicinamento e obbligato a indossare un braccialetto elettronico. Le accuse a suo carico riguardano tentata estorsione aggravata e continuata, oltre a minacce verso la madre di 56 anni, perpetrate attraverso telefonate e messaggi. Secondo quanto emerso dalle indagini, le somme di denaro richieste alla madre sarebbero state destinate all’acquisto di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento è stato firmato dal giudice per le indagini preliminari Stefano Testa, su richiesta della pm Erika Masetti. La madre, per il timore di subire ritorsioni più gravi, ha denunciato il figlio, preoccupata per la propria incolumità.

Uno degli episodi più preoccupanti risale a maggio, quando l’uomo si è presentato a casa della madre minacciandola di morte.

L’uomo, già protagonista di episodi simili, era stato denunciato anche anni prima per aver cercato di strangolare la madre afferrandola per il collo. Questa lunga storia di violenza domestica ha portato infine all’emissione delle misure cautelari, con l’obiettivo di proteggere la donna da ulteriori aggressioni.

Il 36enne è difeso dall’avvocato Antonio Palumbo, e il caso è ora al vaglio delle autorità giudiziarie.

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