Luigi Caracciolo, è stato assolto per incapacità di intendere e di volere in seguito all’inchiesta sulla morte del padre, Antonio Caracciolo, avvenuta a Corigliano d’Otranto. Il corpo del padre, trovato il 15 marzo 2023 in un avanzato stato di decomposizione, era rimasto nella casa per oltre un anno e mezzo prima del suo ritrovamento. Una consulenza psichiatrica ha stabilito che Caracciolo fosse affetto da un grave disturbo mentale, confermato dalla psichiatra Mariangela Pascali, che inizialmente aveva diagnosticato una seminfermità di mente.
Caracciolo, dovrà rispettare la misura di libertà vigilata per due anni nella Comunità Riabilitativa Assistenziale Psichiatrica (CRAP) in cui è attualmente ristretto.
Quando iniziarono le indagini, il nome di Caracciolo fu iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di occultamento di cadavere e truffa per l’indebito utilizzo delle carte di credito del defunto padre e la percezione della sua pensione. Caracciolo aveva tentato di allontanare i sospetti dichiarando che suo padre fosse vivo e trasferito in Svizzera. Tuttavia, questa versione fu presto smentita dagli esami del DNA richiesti dal pubblico ministero.
Truffa e occultamento di cadavere: Il caso di Corigliano d’Otranto