Il progetto per l’impianto di biometano previsto nella zona Cafore, nelle campagne di Lecce, continua a generare forti opposizioni da parte dei comuni limitrofi. I sindaci di Trepuzzi e Surbo, Giuseppe Taurino e Ronny Trio, hanno manifestato in conferenza stampa la loro contrarietà, chiedendo il coinvolgimento delle amministrazioni locali per bloccare l’iniziativa, ritenuta incompatibile con il contesto ambientale della zona. La preoccupazione principale riguarda l’impatto sul territorio, che recentemente ha beneficiato di ingenti investimenti in ambito turistico e ricettivo.
La protesta dei due sindaci si fonda sulla considerazione che l’area interessata ha ricevuto importanti fondi pubblici e privati per la riqualificazione turistica, e l’impianto di biometano potrebbe compromettere sia l’ecosistema sia l’attrattività della zona. Taurino e Trio hanno annunciato che chiederanno un incontro all’Unione dei Comuni del Nord Salento per presentare una mozione.
La consigliera di Trepuzzi Katia Orlandi ha criticato apertamente la scelta dei sindaci, ritenendo inadeguato l’uso della conferenza stampa per un tema di tale importanza. I sindaci Trio e Taurino hanno comunque intenzione di proseguire con azioni condivise, sottolineando che la difesa del territorio non può prescindere dall’unità d’intenti tra le amministrazioni locali. Il confronto con Adriana Poli Bortone, sindaca di Lecce, sarà cruciale nelle prossime settimane: Trio ha già programmato un incontro per ribadire la totale contrarietà all’impianto e per esporre le preoccupazioni condivise dalle popolazioni di Trepuzzi e Surbo.
L’obiettivo resta quello di fermare il progetto, privilegiando al contempo un dialogo tra Comuni che possa tenere conto degli interessi collettivi e delle specificità territoriali. I sindaci di Trepuzzi e Surbo si riservano inoltre di ricorrere a azioni amministrative e pubbliche qualora Lecce continuasse l’iter di approvazione. Sul fronte opposto, l’opposizione locale promette un monitoraggio costante e azioni autonome, comprese assemblee pubbliche, per garantire che la comunità possa esprimere liberamente la propria posizione.