Un’inchiesta su una serie di gravi episodi, tra cui incendi dolosi e atti persecutori, giunge al termine. Protagonista della vicenda è un uomo di 37 anni di Casarano, accusato di una campagna di violenza e vessazioni nei confronti della sua ex compagna e del suo nuovo convivente. I fatti risalgono alla notte tra il 27 e il 28 dicembre 2022, quando sette automobili e due abitazioni furono date alle fiamme.
Secondo gli investigatori, la furia dell’uomo, già denunciato per maltrattamenti durante la convivenza, si sarebbe scatenata per vendetta. I mezzi incendiati, tra cui vetture di marchi come Mitsubishi, Renault e Mercedes, appartenevano ai familiari della donna, mentre una delle abitazioni distrutte era del nuovo partner della vittima.
Un lungo periodo di violenze e minacce
Dal 2015 al 2022, la donna avrebbe subito continue vessazioni. La situazione sarebbe precipitata dopo la separazione, quando il 37enne ha iniziato a perseguitare anche il nuovo compagno della ex. Gli episodi documentati includono insulti pubblici, pedinamenti e minacce di morte, spesso in presenza di minori.
In una circostanza, l’indagato avrebbe inseguito l’uomo con la sua auto e lo avrebbe insultato, urlandogli frasi come: “Ti tolgo di mezzo”. Lo stesso comportamento intimidatorio era rivolto alla donna, minacciata di morte più volte, anche davanti ai loro due figli.
Aggressioni fisiche e psicologiche
Non solo minacce verbali. In un episodio del novembre 2022, l’uomo avrebbe lanciato una sedia contro la donna, ferendola, e le avrebbe detto: “Non voglio andare in carcere, ma ti picchierò ogni volta”. Questo tipo di comportamento violento rappresenta un’escalation preoccupante delle sue azioni nel tempo.
Conclusione delle indagini e sviluppi giudiziari
La sostituta procuratrice Rosaria Petrolo ha firmato l’avviso di conclusione delle indagini, notificato al 37enne. Le accuse comprendono maltrattamenti in famiglia, danneggiamenti a seguito di incendio e stalking. L’uomo, attualmente soggetto al divieto di avvicinamento, ha ora venti giorni per presentare memorie difensive o richiedere un interrogatorio tramite il suo avvocato, Giuseppe Presicce.
Gli investigatori non escludono il coinvolgimento di complici nei roghi dolosi, ma al momento non sono emersi altri nomi.