La mancanza di operatori socio-sanitari (Oss) negli ospedali dell’Asl di Lecce è una crisi che ha raggiunto livelli insostenibili, secondo quanto denunciato dalla Fp Cisl di Lecce. La situazione, evidenziata dal segretario del sindacato, Antonio Piccinno, potrebbe portare alla proclamazione dello stato di agitazione, coinvolgendo il prefetto Natalino Domenico Manno.
Turni insostenibili e assistenza a rischio
Le difficoltà derivano dall’assenza di graduatorie valide per il reclutamento di Oss, condizione che ha determinato un sovraccarico di lavoro insostenibile per il personale attualmente in servizio. Turni straordinari, doppi turni e mancata fruizione dei riposi di legge sono ormai la norma, con conseguenze gravissime sul benessere lavorativo e personale degli operatori. Un esempio emblematico di questa emergenza è quello dell’ospedale “Santa Caterina Novella” di Galatina, dove i reparti di medicina generale e nefrologia-dialisi si trovano in una situazione critica. L’aumento dei pazienti, compresi i casi Covid che richiedono cure intensive, aggrava ulteriormente la condizione degli Oss, già al limite delle proprie forze.
La richiesta di soluzioni immediate
La Fp Cisl di Lecce ha lanciato un appello urgente per l’indizione di un bando straordinario, come avvenuto in passato per il personale infermieristico. Piccinno ha sottolineato che le politiche attuali di contratti a breve termine, spesso di durata imprevedibile, stanno dissuadendo anche gli infermieri convocati dall’accettare incarichi, aggravando la situazione generale. La mancanza di stabilità contrattuale e i ritardi nella gestione delle sostituzioni rendono impossibile una pianificazione efficace, compromettendo la qualità dei servizi sanitari.
Un settore allo stremo
Piccinno ha messo in evidenza che l’organizzazione del reclutamento, pur complessa, non può più tollerare i ritardi accumulati, che finiscono per incidere negativamente su tutto il comparto. Di fronte all’immobilismo della direzione strategica dell’Asl Lecce, il sindacato non esclude azioni più incisive, come l’eventuale sciopero, se non verranno intraprese misure risolutive nel breve termine.
Conclusioni
La carenza di Oss rappresenta un nodo critico per il sistema sanitario salentino, con ricadute dirette sull’assistenza ai pazienti e sul benessere dei lavoratori. Un intervento immediato e strutturato è indispensabile per garantire la continuità e l’efficienza dei servizi, restituendo dignità lavorativa a chi opera in prima linea.