Tlc, i timori dei sindacati dopo il contratto “all’osso” di Assocontact

I timori di SLC CGIL, FISTEL CISL ed UGL TLC e l'appello alle aziende coinvolte in Puglia: ENEL, Sorgenia, Wind, Sky, Poste , le ASL e il Comune di Lecce

lavoro donna

Assocontact ha scelto di adottare un contratto ad hoc, quello con CISAL ANPIT sottoscritto il 4 dicembre scorso. Una scelta che, come la capofila Network Contacts, denunciano i sindacati, “riduce all’osso salari e diritti” dei lavoratori.

Previsti aumenti salariali iniziali di appena di 7 euro (contro i 260 richiesti con la piattaforma di rinnovo in discussione nelle TLC), l’azzeramento della malattia, la riduzione dei ROL, il controllo individuale che può incidere su salario e ai fini disciplinari ed erogazione premialità, la modifica delle regole della clausola sociale per i cambi d’appalto subordinandola ai criteri organizzativi/operativi dell’azienda.

Una situazione che impatta su circa 5000 lavoratori pugliesi: “Sarebbe davvero una tragedia – lamentano ancora i sindacati – e i danni arrecati sull’intera platea degli addetti della maggior parte delle aziende che applicano il contratto TLC, immensi”.

SLC CGIL, FISTEL CISL ed UGL TLC di Puglia e dei territori non accettano questa situazione. E chiedono un intervento urgente dei committenti e delle istituzioni “che non possono e non devono assumere un atteggiamento da spettatori”.

“Ci chiediamo se i committenti coinvolti sulle aziende pugliesi coinvolte, da ENEL a Sorgenia, da Wind e Sky a Poste , le ASL e il Comune di Lecce (quindi grandi aziende private, ma anche importanti enti pubblici)- scrivono i sindacati – accettino che il loro nome, la propria immagine e i loro fatturati, pagati anche dai consumi e dalle tasse dei contribuenti, possano essere accomunati a queste pratiche di dumping e vero sfruttamento dei lavoratori. Il Ministero del Lavoro può consentire questo massacro? La Regione Puglia può confermare l’erogazione di milioni di euro a chi sta tagliando sul costo del lavoro e sulla dignità di 5000 donne e uomini pugliesi?”.

I sindacati annunciano che chiederanno un incontro alla Task Force per l’occupazione della Regione Puglia. “Noi – spiegano – partiremo con campagne di assemblee capillari, iniziative di sensibilizzazione, sit-in e chiamiamo i parlamentari di tutti gli schieramenti ed i committenti per un incontro pubblico, alla presenza della stampa, da tenersi lunedì 23 dicembre mattina presso la CGIL PUGLIA in via Calace, per capire effettivamente da che parte si è: abbiamo bisogno di concretezza e piena collaborazione”.

Per questo annunciano anche una conferenza stampa “per rendere pubblica la vera situazione di cui Assocontact è artefice e come intendiamo contrastarla”.

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