La donazione di sangue e plasma dalla vena al farmaco.
A Lecce il 63° Congresso Nazionale della Federazione Italiana
Associazioni Donatori di Sangue
Donatori, scienziati ed esperti del settore insieme per il Sistema
Sangue
“Navigando da Nord a Sud, a vele spiegate” per promuovere la cultura
della donazione di sangue e plasma. Il 25 e il 26 aprile 2025 sarà Lecce
a raccogliere il testimone dall’edizione di Sanremo ospitando al Mercure
Hotel President il 63° Congresso Nazionale FIDAS, il 27 aprile invece
per le vie di Gallipoli la colorata sfilata a chiusura della 42°
Giornata del Donatore di Sangue FIDAS. Un viaggio simbolico che
attraversa l’Italia e unisce tutte le 80 Federate. Una tre giorni
intensa scandita da incontri, dibattiti, celebrazioni e riconoscimenti
per rafforzare i legami che tengono insieme le diverse Sezioni.
Un appuntamento che rappresenta un’opportunità per vedere riuniti
donatori, volontari ed esperti del Sistema Sangue. Un’occasione unica
per condividere esperienze, discutere delle sfide future e valorizzare
il prezioso contributo di chi, ogni giorno, sostiene questo gesto di
solidarietà salvavita. Anche in questa edizione, sono previsti momenti
di formazione e sensibilizzazione sull’importanza che riveste per tutta
la collettività la donazione di sangue e plasma. In programma anche una
serie di approfondimenti sui temi di più stringente attualità legati al
settore.
Il Congresso Nazionale FIDAS, in tal senso, ospiterà il 26 aprile alle
10 un convegno scientifico dal titolo “Dalla vena al farmaco”, un alto
confronto tra esperti con al centro il processo di raccolta del plasma e
la produzione di medicinali plasmaderivati da conto-lavoro in Italia. A
declinare i diversi punti di vista saranno Vincenzo De Angelis,
direttore CNS, Fabio Candura, responsabile area Plasma e Medicinali
Plasmaderivati CNS, Massimo Marra, CIDP Italia Aps – Associazione
Italiana di pazienti neuropatie disimmuni, Angelo Ostuni, direttore
Centro Regionale Sangue Puglia, Domenico Di Giorgio, AIFA – Agenzia
Italiana del Farmaco, Paolo Monorchio, coordinatore CIVIS, Croce Rossa
Italia, Francesco Acampora, Kedrion Biopharma, e Sergio Iavicoli, DG
Prevenzione Ministero della Salute.
“Affronteremo il tema del bisogno di plasma come materia prima –
dichiara Vincenzo De Angelis, direttore generale del Centro Nazionale
Sangue – per garantire ai pazienti prodotti ad elevata domanda. Per
questo è necessario avere molto plasma, nonché prodotti che richiedono
particolare plasma e di non facile reperimento. Ci confronteremo,
inoltre, sulla plasmaferesi produttiva – aggiunge il Direttore generale
– sotto il profilo della tutela della salute del donatore. Lo faremo
analizzando i dati di frequenza della plasmaferesi e dei volumi massimi,
facendo riferimento ai più recenti studi e convegni europei”.
A conclusione della giornata, una tavola rotonda per fissare obiettivi,
criticità e sinergie possibili con gli attori principali del sistema. A
parteciparvi le Istituzioni che dettano le regole, i donatori di sangue,
l’industria farmaceutica di frazionamento del plasma nazionale, le
Regioni e le società scientifiche della medicina trasfusionale.
L’obiettivo da raggiungere riguarda l’indipendenza strategica dai
mercati per garantire al Sistema sanitario italiano, e in definitiva ai
cittadini, quantità adeguate, di elevata qualità e sicurezza dei
medicinali plasmaderivati che vengono prodotti a partire da plasma.
Dati alla mano, nel 2024 la Puglia con i suoi 113.676 donatori ha
permesso che non venissero acquisite emazie (globuli rossi)
extraregione. In termini di plasma ha registrato un incremento di 1,3%
in più rispetto all’anno precedente con 51.740 kg pari a 13,3 kg/1000
popolazione. Una percentuale che ha permesso il raggiungimento
dell’obiettivo in termini di autosufficienza pari al 99%. Una raccolta
che ha consentito di avere prodotti restituiti in conto-lavoro con una
valorizzazione economica pari a 20.257.632 euro. Una cifra che
rappresenta circa il 17% della valorizzazione economica italiana, che
ammonta a 366.288.839 euro.
Nei primi tre mesi del 2025, si registra un andamento sostanzialmente in
crescita sia in termini di emazie che di plasma. L’obiettivo, tuttavia,
rimane sempre l’autosufficienza sia regionale che nazionale. “Il nostro
impegno – afferma al riguardo Giovanni Musso, presidente FIDAS Nazionale
– è quello di creare una sempre maggiore consapevolezza della cultura
della donazione, anche in chi è già generosamente donatore, attraverso
un’azione strutturale di educazione civica per garantire una fornitura
costante, quanto preziosa di sangue e plasma per la salute pubblica,
secondo il principio del donare quello che serve quando serve”.
“Il Congresso – conclude Musso – sarà un appuntamento scientifico,
formativo e celebrativo di alto confronto tra le nostre Federate. Con il
fil rouge che le unisce e il senso più profondo di quello che,
quotidianamente, donatori e volontari fanno per la comunità. Tutto
questo accadrà nel contesto della calda ospitalità salentina che Lecce e
Gallipoli, offriranno con il loro mix unico di storia, cultura e
bellezze naturali”.