E’ stato condannato l’artigiano salentino riconosciuto colpevole di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, dovrà scontare una pena di due anni e tre mesi. È stata invece disposta l’assoluzione per il reato di revenge porn, con la motivazione che il fatto non sussiste.
Il processo, ha previsto anche una provvisionale di 5.000 euro in favore della parte civile. L’episodio si è sviluppato all’interno di un contesto familiare segnato da tensioni e accuse reciproche, culminate in una lunga battaglia giudiziaria.
Secondo quanto ricostruito, i contrasti sarebbero iniziati nel marzo del 2020, in coincidenza con una gravidanza in corso. Il compagno, preso dal sospetto che il figlio non fosse suo, avrebbe espresso frasi offensive e denigratorie, dando inizio a una serie di atti di prevaricazione psicologica e fisica.
Nonostante la convivenza sia proseguita per due anni, gli episodi denunciati evidenziano un’escalation di comportamenti ritorsivi, con danneggiamenti di oggetti personali, inseguimenti in auto con uso degli abbaglianti, insulti scritti su biglietti lasciati in casa, fino ad arrivare a violenze fisiche come calci e pugni.
Ora si attendono quaranta giorni per il deposito delle motivazioni della sentenza, che forniranno un quadro dettagliato sulle ragioni del parziale proscioglimento e sulla valutazione degli elementi probatori da parte del tribunale.