Un uomo originario dello Sri Lanka, residente a Taviano, è rimasto coinvolto in un incendio scoppiato nel retro di un garage adibito ad alloggio. Le fiamme sono divampate improvvisamente mentre la vittima stava preparando la cena, provocando panico ma fortunatamente senza conseguenze gravi.
Secondo le prime informazioni raccolte dagli inquirenti, l’incendio si sarebbe sviluppato da un fornelletto rudimentale, utilizzato per cucinare in uno spazio angusto e inadeguato per viverci. Il rifugio era stato ricavato dietro un garage di proprietà di un cittadino di nazionalità albanese. Tuttavia, non è ancora chiaro il tipo di relazione esistente tra i due, né se si trattasse di un rapporto lavorativo o di un affitto non regolare per un posto letto.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Gallipoli, che hanno spento rapidamente le fiamme evitando che si propagassero alle strutture circostanti. Presenti anche i Carabinieri della stazione di Taviano, i militari del Nucleo Radiomobile di Casarano e la Polizia Municipale, i quali hanno immediatamente avviato gli accertamenti per comprendere le dinamiche dell’accaduto e valutare eventuali responsabilità penali.
L’episodio ha riacceso l’attenzione sulle condizioni di vita di molti lavoratori stranieri, spesso costretti a sistemazioni precarie e inadeguate dal punto di vista della sicurezza. Anche se in questo caso non si sono registrati feriti, l’incidente sottolinea una problematica più ampia legata alla marginalità sociale e alla mancanza di soluzioni abitative dignitose per chi si trova in situazioni di fragilità.
Le autorità stanno ora cercando di determinare se l’uomo fosse impiegato irregolarmente o sfruttato, o se si trattasse di un semplice affitto in nero. In entrambi i casi, l’accertamento delle responsabilità sarà fondamentale per individuare eventuali violazioni delle norme sulla sicurezza e sull’abitabilità.