E’ Riccardo Sottil l’uomo che, arrivato in prestito dalla Fiorentina, è chiamato a completare il pacchetto esterni d’attacco del Lecce e ad alzarne la qualità. Il 26enne non arriva infatti al Via del Mare per essere una comparsa ma per vivere una stagione da protagonista, provando a prendersi la titolarità assoluta sull’ala sinistra. E migliorare i numeri di una carriera vissuta in crescendo ma che negli ultimi mesi della scorsa stagione ha vissuto un momento di stop.
Riccardo Sottil nasce il 3 giugno del 1999 a Torino, città d’origine del padre Andrea che, da roccioso difensore centrale, stava concludendo la sua avventura all’Atalanta dopo una carriera iniziata con Toro e Fiorentina e che lo avrebbe portato poi a Udinese, Reggina, Genoa, Catania, Rimini e Alessandria. Ed è ovviamente la professione di papà Andrea a spingerlo a vivere il calcio come una potenziale professione sin da piccolissimo, entrando tredicenne nelle giovanili genoane per poi passare un anno dopo al Torino.
La svolta per la sua crescita ed il lancio nel calcio dei grandi arriva nel 2016, quando Riccardo entra a far parte della Fiorentina del neo re-insediato Pantaleo Corvino. Emerge così come uno dei migliori talenti della Primavera viola e, dopo qualche mese da aggregato alla prima squadra nel 2017/18, l’anno dopo esordisce in A già a settembre in un match pareggiato con la Sampdoria. A gennaio è la volta di andare a farsi le ossa in B a Pescara, dove affronta anche il Lecce di Fabio Liverani e lotta per una Serie A mancata solo ai playoff, segnando un gol in 12 partite.
Il 2019/20 è l’anno in cui, pur sgomitando, trova una discreta continuità d’utilizzo nel massimo campionato con i gigliati, arrivando a 18 apparizioni e coprendo le spalle ad elementi come Chiesa e Ribery. Nuovo prestito nella stagione successiva, stavolta a Cagliari dove ad accoglierlo c’è Eusebio Di Francesco. In rossoblù vive la sua prima annata da protagonista esprimendosi su ottimi livelli sia sotto la guida del suo nuovo allenatore a Lecce che, dopo l’esonero dello stesso, con Semplici. A fine annata sarà salvezza, 4 gol in 24 partite tra campionato e Coppa Italia e il riscatto esercitato dai sardi, con il controriscatto di una Fiorentina che lo riporta però in Toscana. Nel frattempo è arrivata anche la titolarità più o meno fissa con l’Under 21 azzurra, con cui in due stagioni colleziona 12 partite e 3 reti.
Sarà Vincenzo Italiano, appena giunto in viola nel 2021, a decidere di puntare su di lui nei tre anni a seguire, in cui nonostante un’ernia al disco che lo porterà a dei piccoli break di assenza per poi costringerlo all’operazione gioca con continuità e spesso da titolare. In tre stagioni arrivano 64 partite e 5 reti in A oltre ad un esordio europeo che lo rende habitué della Conference League, con vittoria sfiorata e ben 3 gol in 17 gare. Nel 2024 al Franchi arriva Palladino e Sottil continua a trovare spazio, seppur soprattutto nelle coppe. In metà stagione 25 cap e 5 reti sono la sua miglior media in carriera, ma a sorpresa a gennaio la Fiorentina decide di rinunciarvi cedendo al Milan in prestito con un diritto di riscatto che, alla luce dell’utilizzo centellinato da Conceicao, porterà i rossoneri a non esercitarlo. Con l’arrivo di Pioli si prosegue con la scelta, già operata da Palladino per buona parte della scorsa annata, di giocare senza tridente, penalizzando le caratteristiche di Sottil che, di conseguenze, opta per accettare l’occasione Lecce.
Le sue peculiarità sono infatti quella dell’ala vecchio stampo, tutta corsa, dribbling e tiro a rientrare. Predilige partire da sinistra e giocare a piede invertito, anche se in carriera ha spesso giocato sulla corsia opposta sfruttando ottime doti al cross. La facilità di corsa hanno portato i tecnici a sfruttarlo anche a tutta fascia, ma l’abilità nello stretto ne necessità un impiego quanto più vicino possibile alla porta avversaria, tipico del tridente.
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