Ius scholae a Lecce: la proposta di cittadinanza simbolica per gli studenti immigrati

La proposta di Italia Viva Lecce mira a riconoscere una cittadinanza civica simbolica agli studenti immigrati, favorendo la loro inclusione e la partecipazione attiva alla comunità

Una cittadinanza civica simbolica per tutti i bambini e ragazzi immigrati che frequentano le scuole leccesi è al centro della nuova proposta di Italia Viva Lecce. Questo gesto mira a favorire l’integrazione e a promuovere la futura cittadinanza italiana per questi giovani, coinvolgendoli in attività e manifestazioni della comunità locale.

La coordinatrice di Italia Viva Lecce, Paola Leucci, e Teresa Bellanova, promotrice della proposta, definiscono questa iniziativa “simbolica”, ma significativa. La proposta è stata indirizzata alla sindaca di Lecce, Adriana Poli Bortone, con l’obiettivo di ottenere il sostegno trasversale di tutte le forze politiche che riconoscono l’importanza di facilitare l’inclusione di coloro che, pur non essendo ancora cittadini italiani, contribuiscono già attivamente alla società.

Senza perdere di vista lo ius soli, che Italia Viva considera il principio guida per la futura normativa, questa proposta vuole riconoscere il percorso di integrazione compiuto dai giovani immigrati attraverso l’educazione. La concessione di una cittadinanza simbolica potrebbe rafforzare il senso di appartenenza alla comunità italiana, unendo ragazzi di diverse provenienze sotto un unico status civico.

Italia Viva, inoltre, sottolinea la necessità di una riforma legislativa radicale che coinvolga tutte le forze politiche, con l’obiettivo di garantire ai minori immigrati un percorso chiaro verso la cittadinanza italiana. L’idea è quella di aprire un dibattito nazionale sull’inclusione, promuovendo una società più equa e solidale che riconosca il valore dei suoi futuri cittadini fin dall’infanzia.

L’iniziativa di Italia Viva Lecce non si limita a un gesto simbolico, ma mira a creare un percorso di integrazione e partecipazione attiva per gli studenti immigrati, contribuendo alla loro crescita come cittadini consapevoli e responsabili. Si auspica che questa proposta possa essere il primo passo verso una riforma complessiva del sistema di cittadinanza in Italia.

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