Gallipoli: i numeri confermano l’impegno del Comune per decoro e sicurezza

Il Comune di Gallipoli dimostra con dati concreti il suo impegno quotidiano per garantire decoro e sicurezza, contrastando la narrazione che vede la città come una terra senza legge

Secondo quanto dichiarato dal vicesindaco con delega al Commercio, Tony Piteo, Gallipoli si impegna a tutelare il centro storico mantenendo un divieto per l’apertura di nuove attività di somministrazione di alimenti e bevande. Questo provvedimento, mirato a proteggere gli interessi dei residenti, è affiancato da un monitoraggio costante delle attività commerciali e delle forze dell’ordine per far rispettare la legalità. Piteo ha espresso soddisfazione per l’andamento turistico e l’operato dei commercianti, sottolineando però l’importanza di mantenere un equilibrio tra sviluppo economico e rispetto dei residenti del centro storico.

Dall’inizio della stagione turistica ad aprile, il Comune ha esaminato oltre 200 pratiche di occupazione del suolo pubblico, rilasciando 178 autorizzazioni per varie attività commerciali, tra cui esercizi pubblici, negozi di vicinato, alimentari e souvenir. Inoltre, sono state emesse 44 ordinanze di diffida e ripristino dello stato dei luoghi, e oltre 30 ordinanze di sospensione dell’utilizzo dell’occupazione concessa. A queste si aggiungono 20 ordinanze di sospensione dell’attività per tre giorni. Sul fronte delle infrazioni al codice della strada, tra il 1° giugno e il 15 agosto sono state elevate circa 16mila contravvenzioni, mentre 73 sono state le violazioni in tema di occupazione di suolo pubblico, con anche un sequestro penale. Le forze dell’ordine hanno inoltre riscontrato 58 violazioni per mancata comunicazione dei prezzi nelle strutture turistiche e 19 sanzioni per errato conferimento dei rifiuti.

L’assessora alla Polizia locale, Stefania Oltremarini, ha commentato questi risultati sottolineando l’impegno continuo del Comune nel contrastare l’illegalità e il menefreghismo. Ha chiarito che la maggior parte delle chiusure di attività è avvenuta tra luglio e agosto, smentendo dichiarazioni che parlavano di chiusure differite. Secondo Oltremarini, chi ha infranto le regole ha pagato secondo il regolamento, e i controlli continueranno anche nei prossimi mesi.

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