Negli ultimi quattro mesi in provincia di Lecce sono scomparse quasi 500 imprese. Il saldo tra nuove iscrizioni e cessazioni alla Camera di commercio di Lecce conta infatti un -487 nell’ultimo quadrimestre, con le attività che a fine febbraio sono scese a 65.525.
Il data-analyst Davide Stasi ha elaborato per l’Osservatorio Economico Aforisma gli ultimi dati sulla nati-mortalità delle imprese del Leccese, escluse quelle inattive e di quelle sottoposte a procedure concorsuali.
Il settore che ha perso più imprese è il commercio: il saldo negativo è di 196 (ora sono 20.582). Il risultato spiegato con l’aumento del ricorso all’e-commerce, soprattutto durante le festività natalizie. Ma anche l’agricoltura, che anche a causa della xylella ha perso 91 attività.
Il calo delle costruzioni è di 62 attività (sono 9.929 nell’ultimo rilevamento). In questo caso si tratta del depotenziamento del Superbonus.
Le manifatture perdono 61 attività (sono 5.042) a causa soprattutto dell’aumento dei costi di produzione legate all’energia.
Anche il settore turistico risulta in calo: perse 57 attività alberghiere e di ristorazione. Più contenuti i cali degli altri servizi (-34) e di trasporto (-22).