Il Consiglio di Stato ha respinto il progetto di un impianto di recupero e smaltimento di rifiuti speciali proposto in località Casino Arto. Il tentativo di realizzare un sito con una capacità annua di oltre 50.000 tonnellate su un’area già compromessa è stato fermamente ostacolato dall’amministrazione comunale, guidata dall’attuale Sindaco Salvatore Chiga e dal suo predecessore Massimo Lecci.
L’avvocato Luigi Quinto, difensore degli interessi comunali, ha evidenziato in aula le gravi ripercussioni ambientali e paesaggistiche che l’impianto avrebbe causato. Questo area, già afflitta da inquinamento passato, è oggetto di una costante vigilanza e di un programma di bonifica, specialmente nei pressi della località Burgesi.
La sentenza ha messo in luce la correttezza del procedimento amministrativo e l’assenza di qualsiasi ipotesi di silenzio-assenso, confermando l’impegno tempestivo del Comune di Ugento nella questione. La decisione ha anche sottolineato l’importanza della preservazione del paesaggio locale, menzionando specificamente l’impatto di una “strada a valenza paesaggistica” nelle vicinanze del sito proposto.
La difesa della Provincia di Lecce è stata capitanata dalle Avvocatesse Maria Giovanna Capoccia e Francesca Testi, che hanno contribuito a solidificare l’opposizione legale al progetto. La soddisfazione per il risultato ottenuto è stata espressa con entusiasmo dal Sindaco, dal Vice e dal Consigliere Comunale Dott.ssa Daniela Venneri, rappresentante della frazione di Gemini, i quali hanno ribadito il loro impegno a proteggere il paesaggio di Ugento dalle aggressioni ambientali.