L’ex collaboratore di giustizia Silvano Galati, è stato aggredito brutalmente dal proprio figlio Antonio. L’incidente, avvenuto nella tarda mattinata di martedì, ha lasciato Galati con uno zigomo fratturato, necessitando un trasporto urgente all’ospedale di Tricase con codice rosso.
Silvano Galati, noto per il suo passato nel clan Cucurachi della Sacra Corona Unita, divenne collaboratore di giustizia nel 2005. Le sue rivelazioni aiutarono a identificare aree del basso Salento dove, secondo le sue dichiarazioni, erano stati interrati rifiuti tossici. Le indagini seguirono le sue informazioni, portando alla scoperta di rifiuti di origine calzaturiera, piuttosto che tossici.
Il figlio Antonio è ora accusato di lesioni gravi, con i carabinieri della stazione di Ruffano che stanno indagando sulle possibili cause dell’aggressione. Un motivo potrebbe essere l’ennesimo litigio riguardante la casa di proprietà di Antonio, in cui il padre viveva. Altre ipotesi considerano un possibile intento punitivo legato al rifiuto di Antonio di accettare il passato del padre come collaboratore di giustizia, spingendolo a insultarlo pubblicamente.
La situazione evidenzia le tensioni e le difficoltà che possono emergere nelle famiglie di coloro che hanno deciso di collaborare con la giustizia, affrontando stigmatizzazione e conflitti interni che possono sfociare in tragedia.