A Cavallino, un uomo, è stato aggredito fisicamente e costretto a fornire false dichiarazioni medico-legali, in seguito all’attacco del suo cane da parte di un rottweiler non tenuto al guinzaglio. L’accusa punta il dito contro D.C., originario di Lizzanello, per lesioni personali aggravate e costrizione a un atto falso, insieme ai suoi due complici, A.L. e A.L.

Il 9 settembre 2023, il rottweiler ha attaccato un altro cane, provocando una situazione di pericolosa. Il padrone del cane aggredito, ha subito lesioni al braccio destro intervenendo a difesa del proprio animale. In seguito all’incidente, il proprietario del rottweiler ha tentato di evitare le conseguenze legali minacciando il proprietario del cane attaccato, affinché dichiarasse al pronto soccorso di essere caduto accidentalmente, anziché rivelare la vera natura dell’incidente. L’intimidazione ha assunto toni più gravi quando si è rifiutato di aderire alla versione distorta dei fatti. La situazione è degenerata in violenza fisica, un ulteriore pestaggio con una conseguente perdita di conoscenza e ferite multiple, guaribili in 45 giorni.

La reazione delle autorità è stata tempestiva, con l’intervento dei carabinieri e del personale del 118, che hanno soccorso la vittima e raccolto la sua testimonianza. Gli avvocati Giovanni Valentini e Anna Capone rappresentano i tre accusati, che ora rischiano un processo per i gravi reati commessi.

Il caso è destinato a proseguire in tribunale con un’udienza preliminare fissata per il 7 novembre 2024, presieduta dalla giudice Giulia Proto. L’episodio solleva significative questioni sulla sicurezza pubblica, la responsabilità degli proprietari di animali e l’integrità del processo medico-legale.