Il 3 luglio 2018, una vicenda di presunta rapina che vedeva coinvolti due uomini e una donna soccorsa per strada da un’ambulanza del 118, si è conclusa recentemente con l’assoluzione dei due imputati. La donna aveva denunciato di essere stata derubata e abbandonata dopo aver rifiutato di recarsi al mare con i due uomini che le avevano offerto un passaggio da Galatina ad Aradeo.
Cambiamento nelle accuse e verdetto finale
Durante il processo, la sostituta procuratrice Maria Vallefuoco ha modificato le accuse iniziali di rapina e lesioni, riqualificando il caso come violenza privata aggravata. Nonostante ciò, il tribunale di Lecce, nella seconda sezione penale presieduta da Bianca Maria Todaro e con le giudici Chiara Panico e Natascia Mazzone, ha emesso un verdetto di assoluzione per C.B., 37 anni, difeso dall’avvocato Nino Sodo. L’assoluzione ha annullato l’aggravante e, di conseguenza, ha portato al proscioglimento anche del coimputato C.D.V., 49 anni, galatinese e pluripregiudicato.
Difesa e spiegazioni durante il processo
L’avvocato Carlo Gervasi, difensore di C.D.V., ha argomentato sulla buona fede del suo assistito, evidenziando come quest’ultimo avesse riposto il cellulare della donna nella cassetta delle poste del compagno della vittima non appena si era accorto della sua presenza nell’auto. Ha inoltre sostenuto che la stessa condotta sarebbe stata adottata per la borsa, se la presenza di questa fosse stata provata.
