Il 2 luglio prossimo, si aprirà il processo con rito abbreviato per Maurizio e Roberto Muia, due fratelli di Nardò, di 42 e 46 anni, accusati di aver esercitato pressioni e violenze nei confronti del titolare di un bar a Torre Lapillo. La vicenda, che ha visto episodi di aggressioni fisiche e minacce estreme, sarà valutata dalla giudice per l’udienza preliminare Valeria Fedele del tribunale di Lecce, la stessa che ha accettato la richiesta di un processo accelerato proposta dagli imputati.
Le accuse gravano pesantemente sui due fratelli, che avrebbero minacciato il barista 28enne con frasi del calibro di “ti faccio sparire nel vero senso della parola”, accompagnate da atti di violenza quali pugni e schiaffi. Queste aggressioni avevano l’obiettivo di costringere la vittima a cedere il proprio bar alla figlia del più giovane dei Muia o a saldare multe per violazioni stradali attribuite alla moglie e alla figlia dello stesso.
Uno degli episodi più gravi riportati include Roberto Muia che avrebbe irrotto nel bar, schiaffeggiato il titolare e minacciato di versare 50mila euro al fratello entro 24 ore, seguito dall’espulsione forzata degli altri clienti del locale da parte di Maurizio Muia, che ha poi proseguito l’aggressione.
Le ripercussioni di queste azioni hanno portato la vittima a cercare rifugio e a chiamare il numero di emergenza 112. L’ultima aggressione documentata risale ai primi giorni di ottobre 2023, quando Maurizio è accusato di aver picchiato il titolare del bar per una disputa legata ai pagamenti di verbali non documentati.
Difesa e parte civile si preparano al confronto in aula. Gli avvocati Luigi Corvaglia e Michele Iaia rappresenteranno i fratelli Muia, mentre la vittima sarà assistita dall’avvocato Francesco Cazzato, che si è costituito parte civile nel processo. Lo riporta LeccePrima.