L’incontro tenutosi il 6 maggio tra i dirigenti della ASL di Lecce e quelli regionali ha segnato un momento cruciale per le famiglie dei bambini affetti da disturbi dello spettro autistico di età compresa tra i 6 e i 12 anni. La Regione Puglia si è presa l’impegno di modificare il regolamento esistente, consentendo una gestione più flessibile delle ore di terapia per i bambini autistici, a fronte del recente taglio delle prestazioni pomeridiane.
Il Direttore della ASL di Lecce, Stefano Rossi, ha confermato di aver ricevuto una comunicazione, non ufficiale, che autorizza l’ente a regolare i rapporti con le strutture per quanto riguarda la distribuzione delle ore terapeutiche, mantenendo il limite del numero dei moduli accreditati per ciascuna struttura. Questo accade dopo un periodo di incertezze causato dal taglio del 50% delle ore di terapia nel centro “Amici di Nico”, una decisione che aveva sollevato preoccupazioni sul potenziale rischio di regressione nei progressi dei bambini.
La tecnica utilizzata nei centri specializzati, la terapia ABA (Applied Behavior Analysis), è riconosciuta scientificamente per la sua efficacia nel modulare comportamenti disfunzionali e nel promuovere quelli adeguati nei bambini autistici. La riduzione delle ore aveva creato un clima di forte preoccupazione tra le famiglie, che vedevano minacciato il supporto essenziale per i loro figli.
Nonostante l’assenza di una dichiarazione formale, i centri si preparano a implementare le nuove direttive non appena queste diventeranno ufficiali. La soluzione proposta dai dirigenti regionali punta a eliminare il sistema di fasce d’età precedentemente in vigore, garantendo così una distribuzione più equa delle risorse.
La decisione di rivedere il regolamento rappresenta una vittoria significativa per le famiglie impegnate nella battaglia per i diritti dei loro bambini. Tuttavia, i dettagli su come verrà attuata la restituzione delle ore di terapia tagliate rimangono ancora da chiarire.