La riduzione delle ore di terapia ABA (Analisi Comportamentale Applicata) per i bambini con disturbo dello spettro autistico nel CAT (Centro Servizi per l’Autismo) di Lecce è ancora all’esame della III Commissione su proposta di un consigliere del Gruppo Fratelli d’Italia. Le famiglie temono che questa riduzione possa causare una regressione nei progressi dei bambini, compromettendo lo sviluppo psico-educativo e comunicativo in modo irreversibile.
Attualmente, sono previsti tre moduli per tre diverse fasce d’età (0-5, 6-11 e 12-18 anni). Ora sono state apportate delle rimodulazioni per aumentare i trattamenti nelle fasce d’età 0-6 e 6-11 a scapito della fascia 12-18 anni, una scelta che molti considerano inappropriata e che necessiterebbe di una revisione.
Elena Memeo, dirigente del Dipartimento della Regione, ha annunciato un nuovo regolamento per snellire le procedure. Il tavolo sull’autismo continua a lavorare con attenzione e sensibilità, ma le risorse restano scarse. Durante l’ultima riunione della Commissione regionale, si è discusso delle risorse necessarie per garantire un trattamento efficace a tutte le fasce d’età.
Il Centro Servizi per l’Autismo “Amici di Nico” e i rappresentanti delle famiglie auspicano un maggiore impegno da parte delle istituzioni, nonostante la Regione abbia mostrato disponibilità. Nella Commissione Sanità, Gabellone (FDI) ha evidenziato che 83 bambini nella fascia d’età 0-5 anni sono in attesa di essere seguiti nei CAT, evidenziando un disservizio grave da parte della ASL di Lecce.
Gabellone ha richiesto una verifica contabile sui finanziamenti regionali per i servizi assistenziali all’autismo, sottolineando che dei 5 milioni di euro stanziati nel 2023, nessuno è ancora stato elargito a causa di ritardi burocratici. Ha esortato le istituzioni a spendere immediatamente e correttamente le risorse disponibili per aiutare i pazienti e le loro famiglie.