Nipote e notaio, entrambi residenti a Matino, sono finiti sotto inchiesta per un presunto falso testamento. L’indagine è stata avviata dopo che uno dei nipoti di un’anziana deceduta, assistito dall’avvocato Massimo Lucio Astore, ha presentato denuncia. Il nipote, estromesso dall’eredità costituita da immobili e conti correnti, sospetta un inganno orchestrato dal parente e dal notaio.
Le accuse nei confronti dei due includono falso ideologico in atto pubblico e circonvenzione d’incapace. L’anziana, senza figli, aveva deciso di lasciare i suoi beni a uno dei nipoti prediletti, che viveva a Pavia e mantenendo un rapporto costante con lei. Il 15 febbraio 2018, nel pieno delle sue facoltà mentali, l’anziana si era recata da un notaio per redigere un testamento, nominando il nipote come erede universale con l’obbligo di far celebrare una messa annuale in sua memoria.
La situazione è cambiata drasticamente dopo la morte della donna, avvenuta il 15 luglio 2022 all’età di 98 anni. Il nipote, nel richiedere la pubblicazione del testamento, ha scoperto l’esistenza di un successivo testamento redatto da un altro notaio, datato il giorno dopo il ricovero della zia in una RSA. In questo documento, l’anziana annullava tutte le precedenti disposizioni testamentarie e nominava un altro nipote come erede universale, senza menzionare l’obbligo della messa annuale.
Il nipote denunciante sostiene che l’altro abbia approfittato della situazione per far ricoverare la zia in una casa di cura, contattando poi il notaio per redigere un nuovo testamento a suo favore. La denuncia evidenzia come l’anziana, profondamente religiosa, tenesse molto all’obbligo della messa annuale, assente nel secondo testamento.
La questione verrà discussa nell’udienza preliminare fissata per il 19 novembre, dove si cercherà di fare chiarezza sulla legittimità delle disposizioni testamentarie e sul possibile coinvolgimento dei due imputati in atti fraudolenti.