Anche quest’anno il Salento ha rinnovato le sue antiche tradizioni in onore di Santa Lucia, la Santa della luce e protettrice della vista. A Minervino di Lecce, un gruppo di giovani dell’associazione Culturale Ri-Generazione Minervino ha lavorato con impegno per riportare in vita una celebrazione che rischiava di scomparire: la pamparrina, un maestoso falò che accenderà il cuore della comunità.

La pira e il suo significato
La pira, che sarà accesa il 29 dicembre alle 19:30 in Largo Madonna delle Grazie, rappresenta un ponte tra passato e presente. Quest’anno, la struttura di fascine di legno ha assunto la forma del “Pajaru”, un’antica costruzione rurale salentina che richiama le radici contadine della zona. Questo simbolo di devozione e buon auspicio, originariamente dedicato ai contadini che vedevano le giornate allungarsi, diventa oggi un’occasione per riflettere sulle tradizioni che illuminano il futuro.

Il programma dell’evento
La cerimonia inizierà con la benedizione di Don Matteo, parroco del paese, seguito dall’accensione della pira. L’atmosfera sarà arricchita dalla musica di gruppi locali che si esibiranno prima e dopo l’evento principale, regalando momenti di festa e convivialità.

Non mancherà l’opportunità di assaporare i sapori tipici del Salento: gli stand gastronomici proporranno una selezione di prodotti locali, offrendo un’esperienza che coinvolgerà tutti i sensi.

Un rito che guarda al futuro
La pamparrina non è solo una festa, ma un momento di comunità che ricorda l’importanza di preservare le tradizioni. L’impegno dei giovani di Minervino testimonia quanto sia forte il legame con il territorio e quanto sia importante tramandare usanze secolari per mantenere viva l’identità culturale del Salento. Con il falò che illumina la notte, la musica e i sapori della terra salentina, Minervino di Lecce celebra la sua storia e guarda al futuro, mantenendo vivo il legame con le sue radici e con Santa Lucia.