La comunità di Giuggianello e Sanarica è nuovamente in mobilitazione contro il progetto di un impianto di trattamento rifiuti pericolosi. Il progetto riguarda una struttura che sorgerà nella zona artigianale condivisa tra i due comuni.
Il progetto dell’impianto è stato presentato dalla società Cesa Srl e prevede il trattamento e lo stoccaggio di materiali derivanti da lavorazioni edili e cementizie. Il comune di Giuggianello ha presentato ricorso al TAR, con udienza fissata per il 28 novembre prossimo. L’amministrazione comunale chiede ulteriori verifiche tecniche, soprattutto per quanto riguarda le distanze effettive tra l’impianto e le abitazioni.
La riunione organizzata dal comitato civico “Giuggianello non è inerte”, che si oppone con forza alla realizzazione dell’impianto, ha visto la partecipazione del presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva, del sindaco di Giuggianello, Luca Benegiamo, e della presidente del comitato, Albina Seviroli. Quest’ultima ha sottolineato come la comunità locale sia già duramente colpita da un aumento delle malattie oncologiche, correlato all’inquinamento, secondo un recente report della LILT Lecce.
Durante l’incontro, il sindaco Benegiamo ha ribadito la necessità di un intervento deciso da parte della Provincia a tutela del territorio, sottolineando i rischi per la salute e l’ambiente.
Nonostante l’impianto fosse inizialmente progettato per trattare solo rifiuti inerti, nel corso del tempo il progetto si è evoluto includendo anche il trattamento di rifiuti pericolosi, elemento che ha alimentato ulteriormente le preoccupazioni della cittadinanza. Il presidente della Provincia ha quindi annunciato che il caso sarà sottoposto agli uffici legali della Provincia, con l’obiettivo di supportare il comune di Giuggianello nel contenzioso.
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