Una coppia di Galatina è stata truffata per circa 47mila euro da un impiegato della Filiale di Lecce della Banca Popolare di Bari. L’uomo è sotto accusa per aver abusato della fiducia dei suoi clienti. L’istruttoria è attualmente in corso davanti alla giudice Merj Giuri.
Secondo l’accusa, presentata dalla pm Donatina Buffelli, Torricelli avrebbe indotto la coppia ad acquistare azioni della banca come “parcheggio di liquidità” in attesa dell’acquisto di un immobile. L’imputato avrebbe poi rallentato la vendita delle azioni, giustificando i ritardi con scuse e attribuendo gli addebiti di interessi passivi a errori contabili, promettendo correzioni che non sono mai avvenute.
L’escalation della truffa si è manifestata quando Torricelli ha creato una richiesta di fido per i suoi clienti senza il loro consenso, permettendo alla banca di erogare fondi necessari per l’acquisto della casa. La banca ha successivamente richiesto ai clienti il pagamento di 47mila e 276 euro, oltre agli interessi.
Il caso ha visto nuovi sviluppi durante l’ultima udienza, con la testimonianza dell’ingegnera informatica Luigina Quarta, consulente della coppia, che ha presentato messaggi cancellati in cui Torricelli ammetteva il furto e l’incapacità di restituire le somme sottratte.
La difesa, rappresentata dall’avvocata Francesca Conte, sostiene che il suo cliente ha già risarcito le vittime, anche se Torricelli non lavora più per la Banca Popolare di Bari. Il processo riprenderà a giugno per continuare l’istruttoria.