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Aggressione nel carcere di Borgo San Nicola: un agente ferito

Un evento critico all'interno del carcere di Lecce mette in luce la problematica della sicurezza e del personale insufficiente

carcere

Un grave episodio di violenza si è verificato nel carcere di Borgo San Nicola a Lecce, dove un agente di Polizia Penitenziaria è stato aggredito da un detenuto durante le operazioni di controllo, necessitando di cure mediche urgenti. L’incidente è emerso attraverso una dichiarazione di Ruggiero Damato, Segretario regionale dell’Osapp Puglia, che ha espresso profondo sgomento per l’accaduto, sottolineando la gravità della situazione e l’urgenza di interventi significativi per garantire la sicurezza all’interno delle strutture penitenziarie.

Dettagli dell’Incidente e Reazioni Istituzionali

L’aggressione è avvenuta in seguito a una colluttazione tra detenuti, presumibilmente innescata dall’abuso di alcool. Un detenuto di origine leccese, durante gli accertamenti medici, ha colpito violentemente al volto l’agente, che è stato immediatamente trasportato al pronto soccorso. La prognosi è attualmente in attesa. Questo incidente ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nelle carceri e sulla necessità di risorse adeguate per il personale di Polizia Penitenziaria.

Carenza di Personale e Richiesta di Azioni Concrete

La situazione di Borgo San Nicola non è isolata ma riflette una problematica più ampia relativa alla carenza di personale che affligge il sistema penitenziario italiano. Il personale è spesso al limite della funzionalità, una condizione che potrebbe peggiorare con l’incremento delle tensioni durante la stagione estiva. In questo contesto, Damato ha criticato l’atteggiamento del sottosegretario Del Mastro, esortandolo a prendere provvedimenti concreti, come il commissariamento del sistema penitenziario e la proposta di nuove leggi che tutelino il personale da comportamenti violenti.

Un Appello alla Responsabilità

L’incidente solleva questioni urgenti riguardanti la gestione della sicurezza e la salute del personale penitenziario, spingendo a riflessioni profonde sul futuro della gestione carceraria in Italia. Il segretario Damato invita a una riflessione collettiva e a un impegno concreto da parte dei responsabili politici per prevenire ulteriori episodi violenti e garantire la sicurezza di chi lavora e vive in queste strutture.

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