Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha annunciato la sospensione dell’accordo di programma con Nardò Technical Center (NTC), azienda legata al progetto di ampliamento della pista per i collaudi della Porsche a Nardò, in provincia di Lecce. Tale decisione, largamente propagata dalla Regione Puglia e dal consigliere regionale Cristian Casili (M5S), è stata accolta con soddisfazione da diverse associazioni ambientaliste e residenti del territorio.
La sospensione, come esposto dal consigliere Casili, si fonda su una serie di criticità emerse durante le discussioni in V commissione. Una delle maggiori preoccupazioni riguardava la distruzione di circa 200 ettari di pregiatissimo bosco di lecci e macchia mediterranea, situati in una zona di particolare interesse comunitario (SIC). Tale area, oltre a essere un ecosistema prezioso, rappresenta anche un patrimonio naturalistico di inestimabile valore.
Il progetto ha sollevato notevoli preoccupazioni per l’impatto ambientale che avrebbe potuto avere su una zona dalla enorme valenza naturalistica. Inoltre, alcune associazioni hanno intrapreso azioni legali contro la multinazionale, arrivando fino ai giudici amministrativi per difendere l’integrità dell’area.
La decisione è stata anche influenzata dalle posizioni del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e presidente Movimento Regione Salento. Egli ha sottolineato la necessità di una scelta rispettosa dell’ambiente e in linea con la volontà del territorio salentino. La controversia si era focalizzata sul metodo con cui era stato concepito l’accordo, percepito come una forzatura calata dall’alto, e sulla mancanza di trasparenza e consultazione delle comunità locali.