Il Consiglio comunale ha approvato con una maggioranza significativa un provvedimento che segna una svolta per la gestione finanziaria di Palazzo Carafa. Con 19 voti favorevoli e solo 4 contrari, è stato ratificato un piano che prevede il termine anticipato delle manovre di riequilibrio finanziario, con una conclusione prevista per il 2028, anziché il 2033 come originariamente previsto.

Due manovre cruciali verso la conclusione

La manovra del 2015, innescata dalla seconda amministrazione Perrone a seguito di un accertamento straordinario dei residui, terminerà nel 2030, ben quattordici anni prima del previsto. La seconda manovra, avviata nel 2019, raggiungerà il suo compimento nel 2028. Questi risultati sono stati possibili grazie all’impiego di fondi concessi ai comuni che hanno aderito ai patti di risanamento con il governo centrale. Questi accordi, rinegoziati prima con il governo Draghi e successivamente con l’esecutivo Meloni nel 2022, hanno permesso di anticipare significativamente i tempi di rientro.

Ripercussioni positive sulla gestione comunale

Il ritorno alla gestione ordinaria del bilancio libererà importanti capacità operative per l’amministrazione comunale: sarà possibile contrarre mutui per il finanziamento di opere pubbliche, incrementare le spese per manutenzioni, servizi, iniziative culturali e di spettacolo, e modificare la leva fiscale, riducendo così la pressione sui cittadini.

Il sindaco Carlo Salvemini ha espresso grande soddisfazione per questi sviluppi, sottolineando una riduzione del disavanzo del Comune da 104 a 50 milioni di euro. “La riformulazione della manovra e le risorse ottenute rappresentano un percorso virtuoso che stiamo conducendo da anni”, ha dichiarato Salvemini, aggiungendo che “usciremo prima del previsto da questa situazione è un investimento significativo sul futuro della città e dei suoi abitanti”.